Statuto e regolamento

STATUTO

Denominazione, sede, scopi dell’attività e modo di operare dell’Associazione

Art. 1

E’ ricostituito, con Atto Costitutivo dd. 14.12.1976, il  Club Canottieri Triestino SIRENA – Tržaški Veslarski Klub SIRENA, costituito l’anno 1924 e forzatamente sciolto dall’autorità fascista nell’anno 1927, l’Associazione sportiva dilettantistica con il nuovo nome: 

TRŽAŠKI POMORSKI KLUB SIRENA

CLUB NAUTICO TRIESTINO SIRENA

Amatersko Športno Društvo – Associazione Sportiva Dilettantistica

Art. 2

Lo  scopo  della  ricostruita  Associazione, che  continua  l’attività della  precedente, è quello di promuovere e diffondere gli sport nautici in generale e le connesse attività ricreative. A tal fine, a vantaggio dei soci, l’Associazione potrà:

a) promuovere e sviluppare attività sportive dilettantistiche;

b) gestire impianti, propri o di terzi, adibiti a palestre, strutture sportive e di vario genere;

c) organizzare scuole, corsi e conferenze ed altre attività didattiche e d’relativi a discipline nautico-sportive;   

d) indire corsi di avviamento allo sport, attività motoria e di mantenimento, corsi di formazione eper operatori sportivi;

e) costruire e gestire attracchi e servizi di manutenzione, di posteggio, di alaggio e varo ed altri servizi per natanti ed attrezzature nautiche;

f) organizzare gare e manifestazioni nautico-sportive.

L’Associazione potrà organizzare attività di ricreazione a favore di un migliore utilizzo del tempo libero dei propri soci, come: gite, balli, feste, mostre e conferenze.

Inoltre l’Associazione, mediante specifiche deliberazioni, potrà:

g) attivare rapporti e sottoscrivere convenzioni con Enti Pubblici per gestire impianti sportivi e collaborare per lo svolgimento di manifestazioni e iniziative sportive;

h) allestire e gestire bar e punti di ristoro, collegati ai propri impianti ed in occasione di manifestazioni sportive;

i) dare ampio sviluppo alle scuole di sport che favoriscano in special modo l’istruzione dei giovani;

l) esercitare, in via veramente marginale e senza scopi di lucro, attività di natura commerciale per autofinanziamento; in tal caso dovrà osservare le normative amministrative e fiscali vigenti;

m)  effettuare occasionalmente raccolte pubbliche di fondi, anche mediante offerte di beni di modico valore, in concomitanza di celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione;

n) attuare progetti a titolo sperimentale di educazione sportiva nelle scuole;

o) promuovere ed organizzare attività di assistenza, di solidarietà sociale e di sostegno verso l’handicap e tutte le forme di disagio, in proprio o in collaborazione con soggetti pubblici o privati. E’ espressamente esclusa ogni attività professionistica ai sensi delle vigenti disposizioni di legge.

La durata dell’Associazione è illimitata.

L’Associazione ha la sua sede legale a Trieste in Via del Cerreto 12 e la sede nautica a Trieste in Viale Miramare 32.

Essa può, previa approvazione del Consiglio Direttivo, accedere a prestiti e fidejussioni bancarie e promuovere la costituzione di altri organismi per il conseguimento dei fini sociali.

Art. 3

L’Associazione è formata prevalentemente da cittadini italiani di nazionalità slovena e non può essere annessa ad alcun partito politico. Se affiliata al C.O.N.I. e/o altre Federazioni Sportive, ne accetterà le norme e le direttive.

Non si propone scopi di lucro.

Patrimonio, mezzi finanziari ed esercizi sociali

Art. 4

Il Patrimonio sociale è costituito:

a) dai beni mobili ed immobili a qualsiasi titolo acquisiti dalla Associazione;

b) da eventuali fondi di riserva costituiti con i residui del bilancio che saranno comunque reinvestiti per le attività istituzionali statutariamente previste e di quelle ad esse direttamente connesse;

c) da erogazioni e oblazioni volontarie, eredità, lasciti, atti di liberalità provenienti da soci e non o da soggetti pubblici a sostegno dell’attività o dei progetti.

Art. 5

Le entrate dell’Associazione sono costituite:

a) dalle quote sociali;

b) dalle quote d’ammissione;

c) da contributi straordinari dei soci deliberati dall’Assemblea Generale in relazione a particolari iniziative o esigenze che richiedano impegni eccedenti la disponibilità;

d) da contributi di enti pubblici e da privati, dall’Unione Europea, da organismi internazionali e da ogni altra entrata che concorra a sostenere l’attività sociale.

e) da entrate derivanti da manifestazioni sportive, da iniziative promozionali e da raccolte pubbliche effettuate in concomitanza di celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione che sono finalizzate al proprio finanziamento;

f) da proventi delle cessioni di servizi e beni agli associati e a terzi, anche attraverso lo svolgimento di attività economiche di natura commerciale, svolte in maniera ausiliaria e sussidiaria e comunque finalizzate al raggiungimento degli obiettivi istituzionali;

g) da ogni altra entrata che concorra ad incrementare l’attivo sociale e che sono compatibili con le finalità sociali dell’associazionismo di promozione sociale.

Il  Patrimonio ed i Proventi non possono, in nessun caso, essere divisi fra i soci, anche in forma indiretta.

Le quote o i contributi associativi sono intrasmissibili e non rivalutabili.

Art. 6

L’esercizio finanziario si chiude al 31 dicembre di ogni anno. Alla fine di ogni esercizio verrà predisposto dal Consiglio Direttivo il bilancio consuntivo e quello preventivo del successivo esercizio.

Entrambi devono essere approvati dall’Assemblea Generale.

Soci

Art. 7

Nel rispetto di quanto in precedenza esposto sono ammesse a far parte dell’Associazione le seguenti categorie di Soci:

a) Soci ordinari;

b) Soci familiari;

c) Soci atleti;

d) Soci allievi;

e) Soci benemeriti;

f) Soci onorari.

a) Sono Soci ordinari quelli non appartenenti alle altre categorie.

b) Sono Soci familiari il coniuge, il convivente more uxorio e i figli conviventi, a carico e senza reddito proprio che non hanno compiuto il ventiseiesimo anno di età, del Socio ordinario.

c) Sono Soci atleti coloro che praticano nell’ambito dell’Associazione attività sportiva agonistica.

d) Sono Soci allievi i giovani che non hanno compiuto il diciottesimo anno di età e che non rientrano nella categoria dei Soci familiari.

e) Possono essere nominati Soci benemeriti i Soci che abbiano reso prestazioni eccezionali all’Associazione o che abbiano acquisito meriti particolari nei confronti dell’Associazione. La nomina del Socio benemerito avviene per delibera dell’Assemblea generale su proposta del Consiglio Direttivo.

f) Possono essere nominati Soci onorari quelle personalità esterne all’Associazione, che per il loro prestigio o per meriti acquisiti nei confronti della stessa, essa si consideri onorata di annoverarli fra i propri Soci. La nomina del Socio onorario avviene per delibera dell’Assemblea generale su proposta del Consiglio Direttivo.

L’ammissione a far parte dell’Associazione in qualità di Socio avviene previa presentazione della relativa domanda al Consiglio Direttivo. La domanda deve essere controfirmata da due Soci ordinari con anzianità di iscrizione di almeno cinque anni. Con l’apposizione della propria firma sulla domanda il candidato accetta e s’impegna ad osservare le norme dello Statuto, del Regolamento interno, delle delibere assembleari e delle disposizioni del Consiglio Direttivo.

La domanda di ammissione per i Soci atleti, controfirmata per i minorenni dall’esercente la patria potestà o da chi ne fa le veci, va corredata dalla certificazione motivata del Direttore sportivo attestante la qualifica di atleta praticante l’attività sportiva agonistica.

La domanda di ammissione per i Soci allievi deve essere controfirmata dall’esercente la patria potestà o da chi ne fa le veci, che resta l’unico responsabile dei danni causati dai Soci allievi ai beni dell’Associazione, ad altri Soci o a terzi, nell’esercizio delle attività sociali e durante la permanenza in sede. L’Associazione non risponde della sicurezza personale dei Soci allievi e dei danni alla persona derivanti agli stessi nell’esercizio delle attività sociali e durante la permanenza in sede.

Il Consiglio Direttivo, oppure un consigliere specificatamente delegato per tale compito dallo stesso, effettuerà un controllo formale della domanda e se verrà considerata regolarmente compilata sarà esposta all’albo sociale per 15 giorni. Trascorso tale termine il Consiglio Direttivo delibererà sulla richiesta di ammissione. Il Consiglio Direttivo non è tenuto a motivare le decisioni emesse al riguardo.

Il Socio che non è più in possesso dei requisiti di appartenenza alla categoria sociale alla quale è assoggettato oppure, avendone i requisiti, voglia essere assoggettato ad un’altra categoria, deve tempestivamente darne comunicazione al Consiglio direttivo e formulare apposita domanda di ammissione in altra categoria.

Art. 8

Tutti i Soci, ad esclusione dei minori, hanno il diritto di ricoprire cariche sociali e di voto nelle Assemblee.

Art. 9

I Soci hanno i seguenti doveri:

a) pagare la quota di ammissione come stabilito dall’Assemblea Generale;

b) pagare annualmente il canone sociale come stabilito dall’Assemblea Generale;

c) di operare per il bene dell’Associazione e di accettare cariche sociali ed altri incarichi cui fossero chiamati dagli organi della stessa, salvo che sussistano fondati motivi per esimersene;

d) di uniformarsi allo Statuto, al Regolamento interno ed alle disposizioni degli Organi dell’Associazione e di tenere nell’ambito dell’Associazione una condotta irreprensibile verso chiunque.

Organi

Art. 10

Gli organi dell’Associazione sono:

a) l’Assemblea Generale dei Soci;

b) il Consiglio Direttivo;

c) il Presidente;

d) il Collegio dei Sindaci;

e) il Collegio dei Probiviri.

Assemblea dei Soci

Art. 11

L’Assemblea è l’organo sovrano dell’Associazione.

L’Assemblea può essere ordinaria o straordinaria. L’Assemblea ordinaria deve essere convocata almeno una volta all’anno mediante un opportuno invito e mediante pubblicazione su un giornale quotidiano locale almeno sette giorni prima della data fissata. L’invito deve indicare la sede, la data e l’ordine del giorno dell’Assemblea. In via straordinaria viene convocata, sempre con le stesse modalità, ogniqualvolta lo ritiene necessario il Consiglio Direttivo o il Collegio dei Sindaci, oppure su motivata richiesta di almeno un decimo dei Soci, sempre con le medesime modalità.

Art. 12

L’Assemblea ordinaria e straordinaria delibera con la maggioranza dei Soci presenti. In prima convocazione deve essere presente almeno la metà dei soci aventi diritto di voto, mentre in seconda convocazione l’Assemblea può deliberare qualsiasi sia il numero degli intervenuti.

L’Assemblea ordinaria approva annualmente il rendiconto economico finanziario consuntivo e quello preventivo.

Non hanno diritto di prendere parte all’Assemblea i Soci non in regola con il pagamento della quota annua sociale ed i Soci ai quali sia stata irrogata una sanzione definitiva in corso di esecuzione.

I Soci colpiti da provvedimenti disciplinari, in corso di esecuzione, da parte delle rispettive Federazioni nazionali, non possono partecipare alle Assemblee.

I Soci possono farsi rappresentare da altri Soci tramite delega scritta. Nessuno può rappresentare più di un socio.

Consiglio Direttivo

Art. 13

Il Consiglio Direttivo è composto da un numero dispari tra undici e quindici membri eletti dall’Assemblea dei Soci. Esso nomina nel proprio seno un Presidente, due Vice Presidenti, un Segretario, un Cassiere, un Direttore sede, un Direttore Mare, un Direttore Sportivo ed un responsabile per le Pubbliche relazioni.

La lingua d’uso del Consiglio Direttivo è lo sloveno.

Art. 14

I membri del Consiglio Direttivo restano in carica due anni e sono rieleggibili.

I consiglieri non possono ricoprire cariche in altre Associazioni nell’ambito delle Federazioni cui l’Associazione è affiliata.

Art. 15

Il Consiglio Direttivo dovrà convocare l’Assemblea per l’elezione delle cariche sociali entro quaranta giorni dalla scadenza delle stesse.

Art. 16

In caso di dismissioni di un Consigliere, il Consiglio provvede alla sua sostituzione mediante cooptazione, come pure nel caso in cui un consigliere rimanesse assente, senza giustificato motivo, da tre sedute consecutive.

In caso che più di una metà dei Consiglieri sia dimissionaria, i membri rimanenti restano in carica solo per l’ordinaria amministrazione e devono convocare l’Assemblea Generale dei Soci entro quaranta giorni.

Art. 17

Il Consiglio Direttivo ha i più ampi poteri per la gestione ordinaria e straordinaria dell’Associazione.

Esso provvede all’assunzione di collaboratori e dipendenti e ne determina le retribuzioni, redige il Regolamento interno dell’Associazione, la cui osservanza è obbligatoria per i Soci e nomina gli allenatori. Redige annualmente il bilancio consuntivo e quello preventivo.

Il Consiglio Direttivo è investito dei più ampi poteri per la gestione dell’Associazione. Spetta, pertanto tra l’altro a titolo esemplificativo, al Consiglio Direttivo:

a) curare l’esecuzione delle deliberazioni assembleari;

b) stipulare tutti gli atti e contratti inerenti all’attività sociale;

c) sulla costituzione e scioglimento delle Sezioni Sportive autonome;

d) deliberare circa l’ammissione, il recesso e l’esclusione dei soci;

e) nominare i responsabili delle commissioni di lavoro e dei settori delle attività in cui si articola la vita dell’Associazione.

Art. 18

Il Consiglio Direttivo si riunisce tutte le volte che il Presidente lo ritenga opportuno oppure su specifica richiesta di almeno un terzo dei suoi membri e, comunque, almeno quattro volte all’anno.

Art. 19

Per la validità delle deliberazioni occorre la presenza effettiva della maggioranza dei suoi componenti ed il voto favorevole della maggioranza dei presenti, in caso di parità decide il voto chi presiede. Il Consiglio delibera con la maggioranza dei due terzi dei presenti sulla ammissione dei Soci, nonché sulla esclusione degli stessi.

Art. 20

Il Consiglio è presieduto dal Presidente ed in sua assenza da un Vice Presidente in ordine di anzianità di età ed in loro assenza dal più anziano di età dei presenti.

Il Presidente

Art. 21

Il Presidente ed in sua assenza un Vice Presidente, in ordine d’anzianità di età, rappresenta legalmente l’Associazione nei confronti dei terzi ed in giudizio e cura l’esecuzione delle deliberazioni dell’Assemblea e del Consiglio.

Il Collegio dei Sindaci

Art. 22

Il Collegio Sindacale è composto da tre membri effettivi e due supplenti eletti dall’Assemblea, che restano in carica due anni e sono rieleggibili. I Sindaci controllano l’Amministrazione dell’Associazione, vigilano sull’osservanza delle leggi e dello Statuto, accertano la regolare tenuta della contabilità e la corrispondenza del bilancio alle scritture contabili.

Il Collegio dei Probiviri

Art. 23

Il Collegio dei Probiviri è composto da tre membri eletti dall’Assemblea anche tra i non Soci, che restano in carica due anni e sono rieleggibili. Il Collegio dei Probiviri dirime, giudicando senza alcuna formalità “ex aequo et bono”, tutte le controversie tra i Soci relative, pertinenti e dipendenti dal rapporto sociale tra l’Associazione ed i suoi organi. Il giudizio dei probiviri è inappellabile.

Emolumenti

Art. 24

Tutte le cariche sociali sono gratuite.

Sanzioni

Art. 25

Le sanzioni disciplinari sono:

a) ammonizione; 

b) sospensione fino a sei mesi; 

c) espulsione.

Il Socio che viola lo Statuto, il Regolamento interno e le disposizioni degli Organi dell’Associazione o che con il suo comportamento provoca turbamento o agisce nell’Associazione in senso contrario stravolgendo quello che è lo spirito con il quale è stata fondata la  Sirena, può essere ammonito, sospeso ed in altri casi più gravi espulso dall’Associazione a giudizio inappellabile del Consiglio Direttivo. Sarà altresì espulso il Socio che in qualunque modo arrechi danni gravi, anche morali, all’Associazione.

L’espulsione diventa operante dall’annotazione nel libro dei soci.

Le sanzioni disciplinari sono prese dal Consiglio Direttivo, anche su proposta di un qualsiasi Socio; contro le stesse è possibile presentare ricorso al Collegio dei Probiviri entro 10 giorni dalla comunicazione delle stesse.

Il Consiglio Direttivo potrà radiare dall’Associazione per morosità il Socio che non adempia al pagamento dei canoni e degli altri oneri sociali entro i termini stabiliti.

Scioglimento dell’Associazione

Art. 26

Lo scioglimento dell’Associazione potrà essere deliberato soltanto dall’Assemblea Generale straordinaria dei Soci con il voto favorevole di ¾ dei Soci iscritti aventi diritto di voto.

In caso di scioglimento dell’Associazione l’Assemblea nominerà un liquidatore, scelto anche tra i non soci. Esperita la liquidazione di tutti i beni mobili e immobili, estinte le obbligazioni, tutti i beni residui saranno devoluti ad Associazioni aventi finalità analoghe, iscritte allo ZSŠDI (Združenje slovenskih športnih društev v Italiji – Unione delle associazioni sportive slovene in Italia), che perseguano la promozione e lo sviluppo dell’attività sportiva, sentito l’organismo di controllo di cui all’art. 3 comma 190 della Legge dd. 23.12.1996 n° 662.

Controversie

Art. 27

In caso di controversie l’unico Foro competente è quello di Trieste.

Disposizione finale

Art. 28

Per quanto non previsto dal presente Statuto si applicano le disposizioni di legge e del Regolamento interno.

Approvato dall’Assemblea Generale in data 14.02.2014.

Il Presidente                                                                          Il Segretario

Ing. Peter Sterni                                                                 Robert Mozetič


REGOLAMENTO INTERNO

  1. GENERALITÀ
    1.1. GENERALITA DEL REGOLAMENTO INTERNO
    1.1.1. Il Regolamento interno integra quanto lo Statuto sociale ha ritenuto di omettere o delegare. Redatto e modificato dal Consiglio Direttivo, esso contiene le prescrizioni per l’uso dei beni dell’Associazione, ne regola la vita interna ed indica le procedure per la nomina del Consiglio Direttivo. Il Regolamento interno può essere modificato sempre in armonia con lo Statuto sociale.
  2. LA SEDE NAUTICA
    2.1. ORARIO DI APERTURA
    2.1.1. La sede nautica è aperta ai soci con orario flessibile secondo le esigenze dell’attività da svolgere. La Sede può rimanere aperta oltre l’orario fissato dal Consiglio Direttivo quando sono organizzate riunioni, cene o feste indette da gruppi di soci e associati, previa autorizzazione del Consiglio Direttivo.
    2.2. PATRIMONIO SOCIALE
    2.2.1. Qualsiasi danno materiale arrecato dai soci al patrimonio sociale, deve essere tempestivamente e totalmente risarcito nella misura indicata dal Consiglio Direttivo.
    2.3. GESTIONE DEL BAR SOCIALE
    2.3.1. La gestione del bar sociale deve rispettare il presente regolamento.
    2.4. GLI SPOGLIATOI
    2.4.1. Gli spogliatoi con annessi armadietti metallici, messi a disposizione ai soci, associati e allievi, vanno tenuti in ordine e liberi da ogni ingombro di materiali e oggetti personali, rispettando le buone regole di vita in comune. Gli armadietti vanno usati esclusivamente per la custodia degli oggetti d’igiene personale e degli indumenti sportivi. Nessun estraneo può accedere agli spogliatoi.
    2.5. IL LOCALE DOCCIA
    2.5.1. I locali doccia, ambienti chiusi e frequentati da tutti i soci, vanno tenuti, per quanto possibile, aerati per eliminare i ristagni di vapore acqueo, il pavimento va sciacquato da ogni residuo di schiuma o sapone, onde evitare pericolose cadute.
    2.6. MATERIALI E UTENSILERIA
    2.6.1. I materiali e l’utensileria in dotazione dell’Associazione per gli interventi in carpenteria, va inventariata e periodicamente controllata dal direttore di sede che ne è direttamente responsabile. Nelle trasferte la dotazione degli utensili è consegnata all’accompagnatore che al rientro risponderà personalmente di ogni eventuale ammanco. Per ragioni di sicurezza e per evitare costose perdite, è fatto divieto all’uso personale di materiali, utensili e attrezzature meccaniche salvo espressa autorizzazione del direttore sede.
    2.7. SCIVOLO
    2.7.1. L’utilizzo dello scivolo è destinato unicamente per calare in acqua le imbarcazioni trasportate su carrelli. Per l’utilizzo di autoveicoli personali è necessario che questi siano provvisti di regolare assicurazione e dotati di gancio traino omologato.
    2.8. PULIZIA
    2.8.1. I soci contribuiscono alla pulizia e all’ordine nel club e alle attività di manutenzione ordinaria.
  3. ATTIVITA’ SPORTIVE
    3.1. ATTIVITA’ SPORTIVA E AGONISTICA
    3.1.1. Tale attività avviene secondo le disposizioni del direttore sportivo o da altra persona da lui incaricata.
    3.2. ATTIVITA’ DIPORTISTICO-RICREATIVA CON BARCHE SOCIALI
    3.2.1. Maggiorenni: possono utilizzare barche sociali previo permesso del consigliere a ciò delegato, il rientro in sede è d’obbligo almeno mezz’ora prima del tramonto.
    3.2.2. Minorenni: possono usare le barche sociali previo permesso del consigliere a ciò delegato e con autorizzazione scritta dei genitori o di chi ne fa le veci, il rientro in sede è d’obbligo almeno mezz’ora prima del tramonto. Le uscite possono avvenire solo se un mezzo di soccorso è pronto in mare.
    3.2.3. Gli utilizzatori dei surf e kayak sociali sono tenuti, dopo l’uso, a riporli negli appositi ripiani.
    3.3. ATTIVITA’ DIPORTISTICO-RICREATIVA CON BARCHE PRIVATE E TAVOLE A VELA PRIVATE
    3.3.1. Maggiorenni: l’uscita in barca è a discrezione dei proprietari delle barche.
    3.3.2. Minorenni: possono uscire in barca o tavola a vela con autorizzazione scritta dei genitori o di chi ne fa le veci e autorizzazione scritta del proprietario dell’imbarcazione. Il consigliere a ciò delegato può a proprio giudizio negare l’uscita.
    3.4. IL LIBRO DELLE USCITE
    3.4.1. Il libro delle uscite è un documento ufficiale, obbligatorio per tutte le Associazioni Nautiche ed è messo a disposizione delle Autorità marittime (Capitaneria di Porto) e della Magistratura per ogni controllo, incidente o contestazione. Va tenuto in ordine con le pagine numerate ed ogni manomissione (segni grafici o parole in libertà) sarà punita. La scrittura sul Libro delle uscite deve essere fatta prima e dopo ogni uscita, in modo corretto e completo e con grafia leggibile.
    3.5. USO E PULIZIA DEGLI SCAFI SOCIALI
    3.5.1. Costosa e facilmente deteriorabile, l’imbarcazione sociale è patrimonio di tutti i soci. Ogni socio è tenuto ad usarla con particolare cura e riguardo, mantenendola in uno stato d’efficienza. Al rientro dall’uscita in mare, l’imbarcazione e l’attrezzatura devono essere lavate e perfettamente asciugate. Eventuali macchie di nafta vanno pulite al più presto con l’utilizzo di solventi. Le barche e l’attrezzatura vanno messi a dimora in maniera ottimale, di ciò è responsabile l’equipaggio.
    3.6. PRECAUZIONI PER L’USCITA IN MARE
    3.6.1. E’ d’obbligo, prima di uscire in mare, accertarsi delle condizioni meteo-marine; nel caso d’incertezza deve prevalere il buonsenso per non mettere in pericolo la propria incolumità e l’imbarcazione.
    3.7. COLLISIONI E DANNI ALLE IMBARCAZIONI SOCIALI
    3.7.1. L’equipaggio coinvolto in collisioni con altri natanti o che abbia avuto danni in mare deve, appena rientrato in Sede, notificare l’incidente ed avvertire il Dirigente presente. Non trovando alcuno, sarà suo dovere informare nella giornata il Presidente o altro Dirigente. Il giorno successivo dovrà presentare alla Direzione un verbale dettagliato e firmato, corredato da un schizzo illustrativo e dei nominativi di eventuali testimoni. Tale procedura è necessaria a tutelare l’Associazione da possibili controversie giudiziarie e di fronte alle Compagnie assicuratrici.
    3.8. ATTIVITA’ AGONISTICA – VELA
    3.8.1. Ogni socio tesserato FIV, può esercitare l’attività agonistica di vela. L’Associazione affida al direttore sportivo e ai suoi collaboratori l’attività agonistica dei propri atleti. Spetta al direttore sportivo coordinare tale attività e provvedere assieme al direttore mare alla cura e all’efficienza delle imbarcazioni, delle barche appoggio, del carrello porta imbarcazioni, dei servizi logistici nelle trasferte ecc. Il direttore sportivo, decide la formazione e la preparazione tecnica degli equipaggi e la loro iscrizione alle varie competizioni. L’atleta che, iscritto ad una gara non si presenta alla partenza, è tenuto a rimborsare le spese di iscrizione. E’ compito del direttore sportivo promuovere tra i soci la pratica dell’attività diportistica e di affidare ai suoi collaboratori l’insegnamento della vela ai soci principianti.
    3.8.2. Regolamento per gli atleti del CNT Sirena:
    a) Nel caso che l’atleta non si alleni o non comunichi al direttore sportivo o al suo sostituto i risultati conseguiti perde il diritto di usare l’imbarcazione sociale;
    b) Gli allenamenti si svolgono presso la sede del CNT Sirena; temporaneamente sono ammessi allenamenti presso altre sedi solo previa autorizzazione del direttore sportivo o del suo sostituto;
    c) Nel caso gli atleti partecipino a regate con imbarcazioni sociali essi devono avere il permesso del direttore sportivo o del suo sostituto;
    d) Dopo ogni regata gli atleti devono pulire e controllare le imbarcazioni e porle a dimora nel deposito;
    e) L’imbarcazione che viene danneggiata dall’atleta deve essere tempestivamente riparata;
    f) Dopo ogni regata il pulmino sociale deve essere pulito entro 3 giorni;
    g) I gommoni sociali possono essere usati dagli allenatori e dai consiglieri del Direttivo; l’uso agli atri soci può essere concesso dal direttore sportivo o dal suo sostituto;
    h) Gli atleti devono risarcire eventuali danni provocati ed il valore dell’attrezzatura persa durante l’attività;
    i) Il Consiglio Direttivo attuerà provvedimenti disciplinari nei confronti degli atleti che usano l’attrezzatura di altri senza il loro consenso.
    3.9. ATTREZZATURE A TERRA PER LA PREPARAZIONE FISICA
    3.9.1. L’attrezzatura per la preparazione fisica è messa a completa disposizione dal direttore sportivo.
    3.9.2. L’attrezzatura deve essere inventariata e controllata periodicamente dal direttore sportivo. L’attrezzatura, dopo essere stata utilizzata, dev’essere conservata in luogo chiuso a chiave.
    3.10. OBBLIGHI DEI SOCI
    I soci possessori di imbarcazioni sono tenuti a collaborare agli eventi sociali quali regate e gare di pesca secondo le indicazioni del direttore sportivo.
  4. SOCI E NORME DI VITA SOCIALE
    4.1. LINGUA
    4.1.1. La lingua d’uso degli organi sociali è lo sloveno.
    4.2. STATUS E OBBLIGHI DEI SOCI
    4.2.1. Il Consiglio direttivo o un consigliere preposto può decidere che il richiedente lo status di socio venga sentito da alcuni consiglieri al fine di presentarsi ed esporre le motivazioni della sua istanza.
    4.2.2. Il richiedente lo status di socio, se ammesso, acquista la qualifica di socio dalla data del pagamento della quota d’iscrizione e del canone sociale per l’anno in corso. Nel caso in cui tale pagamento non avvenga entro un mese dalla data di amissione il richiedente decade dalla facoltà di acquisire la qualifica di socio.
    4.2.3. A decorrere dal giorno d’ammissione, il socio è tenuto a corrispondere il canone fisso di iscrizione, ove determinato, i canoni sociali e gli eventuali contributi straordinari stabiliti dall’Assemblea per l’esercizio in corso e ad osservare lo Statuto, il Regolamento e le delibere del Consiglio Direttivo.
    4.2.4. Ogni socio può recedere dall’Associazione comunicandolo per iscritto entro e non oltre il 30 novembre di ogni anno con decorrenza dal primo gennaio dell’anno successivo.
    4.2.5. I soci sono tenuti a controllare la presenza di visitatori presso la sede sociale. Chiunque noti un visitatore il quale non è stato iscritto nel libro dei visitatori è tenuto ad informare un consigliere oppure la segreteria. In quanto ciò non sia possibile è tenuto ad invitare il visitatore ad abbandonare la sede sociale. Il libro soci è appeso presso la bacheca sociale.
    4.2.6. Il socio che cambia indirizzo di residenza e tenuto a darne comunicazione alla segreteria entro e non oltre 30 giorni.
    4.3. COMPORTAMENTO DEI SOCI
    4.3.1. Nella Sede nautica i soci sono tenuti a mantenere un contegno corretto nel rispetto della buona educazione e dei diritti degli altri. In particolare è rigorosamente vietato svolgere qualsiasi attività che possa recare molestia o danno agli altri soci o comunque assumere atteggiamenti disdicevoli, che possano offendere il decoro o turbare l’armonia della componente sociale. Non sono ammessi giochi d’azzardo o giochi rumorosi, esibizioni pericolose e l’introduzione di animali. E’ vietato introdurre nell’ambito della Sede sociale, oggetti o attrezzature personali o di altro genere che possano compromettere l’incolumità dei soci, oppure ingombrare gli spazi sociali. E’ vietato fumare in tutti gli ambienti chiusi.
    4.3.2. Nella sede sociale è vietato il transito con biciclette, roller, pattini e monopattini, ad eccezione di una costante supervisione da parte dei genitori.
    4.3.3. Nella sede sociale è vietato il gioco della palla, ad eccezione della nuova superficie erbosa posta vicino allo scivolo e a condizione che la superficie non sia occupata da bagnanti.
    4.3.4. E’ fatto divieto di giocare attorno alle barche a vela nonché arrampicarsi o sedersi sulle attrezzature.
    4.3.5. I genitori dei bambini che giocano sulla ghiaia sono pregati di spianare la ghiaia e rimettere in ordine alla fine del gioco.
    4.3.6. I tavolini e le sedie di plastica bianchi sono a disposizione ai soci. Chi ne fa uso è tenuto a riporli negli spazi preposti.
    4.3.7. E’ severamente vietato il parcheggio presso l’ingresso principale alla sede che ostacoli l’accesso di mezzi e pedoni.
    4.4. AMMISSIONE ALLA SOCIETA’
    4.4.1. Per la richiesta di ammissione alla società i richiedenti devono compilare l’apposito modulo come da statuto. La richiesta deve essere affissa all’albo sociale per 15 giorni senza dati i personali quali: luogo e data di nascita, cittadinanza, nazionalità, indirizzo (inclusi città e CAP), codice fiscale, numeri telefonici, professione, attività sportive, dati relativi all’imbarcazione, foto (solo in caso di minorenne).
    4.5. ISCRIZIONE
    4.5.1. I richiedenti che sono ammessi alla società devono versare la quota di iscrizione come da tariffario vigente. L’iscrizione non è dovuta nel caso in cui il richiedente rientri nel nucleo familiare di un socio già effettivo.
    4.6. PAGAMENTO DEI CANONI E DEGLI ONERI SOCIALI
    4.6.1. Il canone sociale e gli altri oneri sociali a scadenza annuale devono essere saldati entro il 31 marzo di ogni anno. I contributi straordinari vengono versati secondo le modalità ed i termini stabiliti dall’Assemblea che li delibera.
    4.6.2. Dopo tale data il socio, che non è in regola con il pagamento degli importi dovuti, non può accedere alla sede.
    4.6.3. Il Consiglio Direttivo, accertata la morosità del socio, può invitarlo a mezzo di lettera raccomandata con ricevuta di ritorno a regolare quanto dovuto entro 30 giorni dal ricevimento dell’invito, unitamente al pagamento aggiuntivo delle spese di segreteria. Entro 15 giorni dal ricevimento dell’avviso il socio moroso può esporre per iscritto le ragioni della sua morosità e richiedere al Consiglio Direttivo una proroga. Nel caso in cui tali motivazioni siano ritenute fondate il Consiglio Direttivo potrà concedergli una proroga, comunque non superiore a 6 mesi. Nel caso in cui la proroga non sia concessa o non sia stata richiesta e il socio non abbia provveduto al pagamento di quanto dovuto entro 30 giorni dal ricevimento dell’invito il Consiglio Direttivo provvede a radiarlo dall’Associazione. La radiazione non pregiudica il diritto dell’Associazione di adire le vie legali per il recupero dei propri crediti.
    4.7. OSPITI ESTERNI
    4.7.1. Una volta al mese è data facoltà ai soci di accogliere nella Sede sociale un ospite esterno. Il socio è tenuto ad annotare l’ospite nel ‘Libro Ospiti’ tempestivamente dopo l’accesso dello stesso alla sede nautica. In ogni riga del ‘Libro Ospiti’ il socio registra un solo ospite. L’ospite non può trattenersi presso la sede senza la presenza del socio ospitante.
    4.7.2. Il medesimo ospite non può comunque essere ospitato per più di una volte al mese.
    4.7.3. Potrà essere proposto al Direttivo il rifiuto d’accesso all’ospite da qualunque socio nel caso che la sua presenza venga considerata inadatta all’ambiente sociale. Non è ammesso ospitare soci espulsi, radiati o sospesi.
    4.8. UTILIZZO DELLA SALA O DEGLI SPAZI ESTERNI DELLA SEDE NAUTICA
    4.8.1. I soci che vogliano usufruire degli spazi esterni o della sala presso la sede nautica per organizzare feste, ricevimenti o altri eventi devono fare apposita domanda in segreteria.
    4.8.2. La domanda deve essere presentata almeno 30 giorni prima dell’utilizzo. Il Consiglio direttivo o un consigliere a ciò delegato decide in merito.
    4.8.3. Nel caso in cui la domanda venga accolta, il richiedente dovrà versare in segreteria la cauzione e il contributo per l’uso degli spazi richiesti nell’ammontare predeterminato dal Consiglio Direttivo.
    4.8.4. Il richiedente cura che l’utilizzo dello spazio richiesto avvenga seguendo le comuni norme di educazione e del buon costume. E’ rigorosamente vietato svolgere qualsiasi attività che possa recare molestia o danno agli altri soci o comunque assumere atteggiamenti disdicevoli, che possano offendere il decoro o turbare l’armonia della componente sociale.
    4.8.5. Il richiedente risponde per qualsiasi danno provocato da lui o dai sui ospiti a se stesso, all’Associazione o a qualsiasi altra persona in qualsiasi modo o per qualsiasi causa o ragione. Se verranno riscontrati danni materiali, il Consiglio Direttivo potrà richiederne il risarcimento al richiedente.
    4.8.6. Dopo l’utilizzo il socio richiedente è tenuto a pulire e riordinare i locali utilizzati entro e non oltre le 9:00 del giorno successivo.
    4.8.7. La caparra versata sarà restituita nel caso in cui saranno rispettate le norme del presente articolo, in caso contrario verrà trattenuta.
    4.8.8. Altre Associazioni e non soci possono richiedere l’uso della sala o degli spazi esterni secondo le tariffe in corso.
    4.9. SPAZI ADIBITI AL DEPOSITO DEGLI OGGETTI
    4.9.1. L’Associazione consente ai soci di usufruire di appositi spazi per depositare vari oggetti, quali ombrelloni, sdraio, lettini, materassini gonfiabili e altri oggetti simili dal 1. aprile al 31 ottobre di ogni anno.
    4.9.2. Al di fuori di tale periodo l’Associazione provvederà a rimuovere tali oggetti addebitando ai proprietari gli oneri necessari.
    4.10. ACCESSO ALLA SEDE DELLA SOCIETA’
    4.10.1. L’ingresso alla sede nautica è consentito esclusivamente con l’utilizzo della tessera sociale.
    4.10.2. L’utilizzo della tessera sociale è strettamente personale e non deve essere assolutamente ceduta a terzi.
    4.10.3. E’ severamente vietato far accedere alla sede nautica:
    a) Non soci, ad eccezione del caso in cui tali siano ospiti ai sensi dell’art. 4.5 del presente regolamento. In tal caso si dovrà seguire rigorosamente il procedimento indicato dall’art. 4.5;
    b) Soci che siano stati espulsi, radiati o sospesi ai sensi dell’art. 25 dello Statuto sociale;
    c) Soci cui è vietato l’accesso ai sensi dell’art. 4.4, comma 2 nella sede sociale.
    4.10.4. L’inosservanza delle norme di tal articolo verrà sanzionata applicando le sanzioni di cui all’art. 25 dello Statuto sociale.
  5. ORMEGGI SOCIALI
    5.1. CONDIZIONI PER L’ASSEGNAZIONE DELL’ORMEGGIO.
    5.1.1. Solo i soci possono essere assegnatari degli ormeggi sociali e farne richiesta ai sensi dell’art. 5.2 del presente regolamento.
    5.1.2. Il socio assegnatario dell’ormeggio deve essere l’unico proprietario dell’imbarcazione.
    5.1.3. In caso di imbarcazioni in comproprietà tutti i comproprietari devono essere soci.
    5.1.4. A ciascun socio può essere assegnato al massimo un ormeggio.
    5.2. DOMANDA DI ASSEGNAZIONE
    5.2.1. I soci possono presentare domanda di assegnazione dell’ormeggio sociale in segreteria.
    5.2.2. La domanda di assegnazione deve contenere a pena d’inammissibilità:
    a) I nome, cognome del richiedente e un suo recapito;
    b) I tipo d’imbarcazione che sarà allocata all’ormeggio, con indicazione della lunghezza fuori tutto, larghezza e pescaggio;
    c) Il certificato di proprietà, il numero di immatricolazione dell’imbarcazione nonché la fotocopia della polizza di assicurazione nominativa; qualora l’imbarcazione non fosse registrata è necessaria una autocertificazione attestante la proprietà con la fotocopia della polizza di assicurazione nominativa;
    d) La dichiarazione di aver preso visione dello Statuto sociale, del Regolamento interno dell’Associazione e delle altre normative che regolano l’ormeggio nei vari porti;
    e) La data e la sottoscrizione del richiedente.
    5.2.3. I soci possono presentare domanda di assegnazione dell’ormeggio sociale anche se non ancora proprietari dell’imbarcazione. In tal caso la domanda va presentata, omettendo il requisito di cui all’art. 5.2, comma 2, lettera c).
    5.2.4. La domanda sarà esaminata dal Consiglio Direttivo. Nel caso venga accolta verrà inserita nel apposito registro delle domande e sarà dato avviso al richiedente.
    5.2.5. Quando vi sono posti disponibili, il Consiglio Direttivo decide sull’assegnazione rispettando l’ordine di inserimento nel registro delle domande.
    5.2.6. Il Consiglio Direttivo può non rispettare l’ordine delle domande nei seguenti casi:
    a) Ove fra i richiedenti vi siano soci con particolari meriti, dandone priorità a questi ultimi;
    b) Ove, nel caso di morte dell’assegnatario, gli eredi di primo grado, che siano anche soci dell’Associazione, richiedano di subentrare nell’assegnazione dell’ormeggio del defunto, presentando entro 3 mesi domanda scritta al Consiglio Direttivo, dandone priorità a questi ultimi rispetto all’ormeggio in questione;
    c) Ove vi siano giustificati motivi.
    5.2.7. Ad avvenuta assegnazione il richiedente viene avvisato in forma scritta.
    5.2.8. Il richiedente può in ogni momento revocare la domanda dandone comunicazione in segreteria.
    5.3. DISCIPLINA DEGLI ORMEGGI
    5.3.1. All’assegnazione dell’ormeggio l’Associazione a spese dell’utilizzatore predispone l’ormeggio. Dopo la predisposizione dell’ormeggio, l’assegnatario deve nel termine perentorio di 30 giorni allocare la propria imbarcazione nel posto assegnato. Nel caso in cui ciò non sia possibile, si applica il comma 10 del presente articolo. L’utilizzatore successivamente deve provvedere alla manutenzione dell’ormeggio sotto la supervisione del direttore mare.
    5.3.2. Il Consiglio Direttivo per una più razionale disposizione degli ormeggi può procedere alla sostituzione dell’ormeggio assegnato. In tal caso il socio dovrà essere avvertito per iscritto, motivando il trasferimento.
    5.3.3. Nel caso di mancato rinnovo delle concessioni con le autorità preposte, l’Associazione si ritiene sollevata da qualsiasi richiesta d’indennizzo.
    5.3.4. L’assegnatario dell’ormeggio è totalmente responsabile per la sicurezza dell’ormeggio e dell’imbarcazione e risponde per qualsiasi danno sia provocato a terzi con la sua imbarcazione o con il suo comportamento, in qualsiasi modo o per qualsiasi causa o ragione.
    5.3.5. L’assegnazione ha per oggetto l’imbarcazione indicata nella domanda. L’assegnatario non può utilizzare il posto barca per un’altra imbarcazione, salvo espressa richiesta al Consiglio Direttivo il quale deciderà nel merito.
    5.3.6. L’acqua e l’energia elettrica vanno utilizzate in modo razionale e senza sprechi.
    5.3.7. E’ fatto divieto d’uso della rete elettrica senza una continua supervisione del proprietario.
    5.3.8. Le imbarcazioni che usufruiscono dell’ormeggio sociale non possono regatare sotto il guidone di altri club velici.
    5.3.9. Il pagamento per l’utilizzazione dell’ormeggio deve essere effettuato annualmente nei termini e alle condizioni previste all’art. 4.4.
    5.3.10. In caso di prolungata assenza dell’imbarcazione (oltre i 30 giorni) il socio utilizzatore deve darne notizia per iscritto, giustificando il motivo dell’assenza stessa presso la segreteria. In caso di mancata comunicazione o di motivazioni infondate il Consiglio Direttivo revocare il posto barca assegnato.
    5.4. PERDITA DELL’ORMEGGIO
    5.4.1. Il mancato rispetto delle regole di cui all’art. 5.3 comma 1, 5, 6, 7, 8, 9 ovvero la perdita dei requisiti indicati all’art. 5.1 possono determinare la perdita del diritto all’ormeggio con conseguente revoca dello stesso. Il Consiglio Direttivo decide in merito.
    5.4.2. Qualora il socio assegnatario perda il diritto all’ormeggio e non proceda di propria iniziativa all’allontanamento dell’imbarcazione, nel termine di giorni 30 dal ricevimento dalla disposizione scritta, l’Associazione può procedere forzatamente all’allontanamento della stessa, imputandone le spese allo stesso socio, anche su ricorso all’Autorità giudiziaria.
  6. RIMESSAGGIO DELLE IMBARCAZIONI PRESSO LA SEDE NAUTICA
    6.1. STAZIONAMENTO, RIMESSAGGIO
    6.1.1. L’Associazione consente ai propri soci il rimessaggio della propria imbarcazione nell’apposita area presso la sede nautica, a partire dal 1. dicembre di ogni anno, nel rispetto delle seguenti condizioni:
    a) Il proprietario dell’imbarcazione deve ottenere la preventiva autorizzazione al rimessaggio da parte del direttore mare.
    b) Il proprietario dell’imbarcazione deve avere una polizza di responsabilità civile per eventuali danni provocati dalla sua imbarcazione a terzi e fornire all’Associazione una fotocopia della stessa.
    c) L’Associazione non si assume alcuna responsabilità in caso di danno alle imbarcazioni per cause atmosferiche, vandaliche o per qualsiasi altro motivo. Il proprietario risponde per qualsiasi danno sia provocato a terzi o all’Associazione con la sua imbarcazione o con il suo comportamento, in qualsiasi modo o per qualsiasi causa o ragione.
    d) Il costo del rimessaggio dovrà essere saldato in anticipo. Non sono previsti sconti per un minor periodo di rimessaggio.
    e) L’imbarcazione dovrà essere rimossa dalla sede sociale entro il 30 aprile di ogni anno. Trascorsa tale data l’Associazione addebiterà l’importo di 20,00€ per ogni giorno di permanenza ulteriore.
    6.1.2. L’Associazione consente ai soci lo stazionamento dell’imbarcazione, natante o deriva o altro tipo di natante (canoe, tavole da surf ecc.), nell’apposita area presso la sede nautica nel rispetto delle seguenti condizioni:
    a) Ai proprietari delle imbarcazioni è consentito lo stazionamento previa autorizzazione da parte del direttore mare.
    b) L’Associazione non si assume alcuna responsabilità in caso di danno alle imbarcazioni per cause atmosferiche, vandaliche o per qualsiasi altro motivo. Il proprietario risponde per qualsiasi danno che sia provocato a terzi o all’Associazione con la sua imbarcazione o con il suo comportamento, in qualsiasi modo o per qualsiasi causa o ragione.
    c) Il costo dello stazionamento dovrà essere pagato annualmente nei termini e alle condizioni previste all’art. 4.4. Il Consiglio Direttivo potrà decidere una diminuzione dell’importo dovuto nel caso in cui l’imbarcazione sia rimessata presso l’Associazione per periodi inferiori ad un anno.
    6.1.3. I soci che non sono in regola con i pagamenti verso l’Associazione non possono ottenere l’autorizzazione di cui al comma 1 e 2 del presente articolo. Il mancato rispetto delle regole suindicate ovvero la perdita dello status di socio possono determinare la revoca dell’autorizzazione di cui al comma 1 e 2 del presente articolo. Il Consiglio Direttivo decide in merito.
    6.1.4. Il socio al quale sia stata revocata l’autorizzazione di cui al comma 1 e 2 del presente articolo deve provvedere immediatamente e di propria iniziativa all’allontanamento dell’imbarcazione, nel termine di giorni 30 dal ricevimento dalla disposizione scritta. Qualora non vi provveda l’Associazione può procedere forzatamente alla rimozione della stessa, imputandone le spese allo stesso socio, anche su ricorso all’Autorità giudiziaria.
  7. ESERCIZIO SOCIALE
    7.1. ESERCIZIO
    7.1.1. L’esercizio sociale inizia il 1. gennaio e termina il 31 dicembre di ogni anno.
    7.2. BILANCIO PREVENTIVO E CONSUNTIVO
    7.2.1. Il bilancio consuntivo ed il bilancio preventivo, accompagnati dalla relazione del Consiglio Direttivo e del Collegio dei Revisori, devono essere messi a disposizione dei soci aventi diritto di elettorato attivo negli otto giorni che precedono quello fissato per l’Assemblea che li deve approvare. Dopo l’approvazione del Bilancio preventivo, ogni qual volta il Consiglio Direttivo ne ravveda la necessità, può sottoporre all’Assemblea una proposta di modifica del Bilancio preventivo stesso, redatta con i medesimi criteri di cui ai commi precedenti ed accompagnato da una relazione del Consiglio stesso e del Collegio dei Revisori che indicano le ragioni che hanno dettato le modifiche e gli scostamenti rispetto al precedente bilancio approvato.
  8. PROCEDURE ELETTORALI
    8.1. ELEZIONE DEGLI ORGANI SOCIALI
    8.1.1. In caso di elezioni l’Assemblea generale deve essere convocata almeno tre settimane prima della data stabilita.
    8.1.2. Le elezioni degli organi sociali (Consiglio Direttivo, Collegio Revisori e Collegio Probiviri) si svolgono sulla base di liste di soci presentate al Segretario almeno 10 giorni prima dell’Assemblea generale. Le liste sono corredate dalla firma del socio che le presenta e dei candidati. In caso di assenza o malattia, la conferma alla lista può essere anche telefonica. Un socio può candidare su una sola lista.
    8.1.3. Le liste verranno esposte almeno quattro giorni prima dell’Assemblea generale.
    8.1.4. Ogni socio può votare una lista per ogni organo.
    8.1.5. Nel caso in cui per qualche organo non venga presentata alcuna lista, le elezioni si svolgono con il sistema nominativo. Ogni socio può esprimere tante preferenze quanti sono i membri dell’organo in questione. Le candidature devono essere presentate al Segretario almeno sette giorni prima dell’Assemblea generale. Se il numero dei candidati fosse insufficiente, resta provvisoriamente in carica l’organo uscente per consentire la regolare amministrazione dell’Associazione.
    8.1.6. Le elezioni vengono presiedute da un comitato di tre scrutinatori prescelti dall’Assemblea.
    8.1.7. La gratuità, di cui all’art. 24 dello Statuto, si riferisce alle funzioni proprie delle cariche sociali come tali e non ad eventuali prestazioni professionali fornite dagli appartenenti agli Organi dell’Associazione.
  9. SANZIONI DISCIPLINARI
    9.1. SANZIONI DISCIPLINARI
    9.1.1. Il socio che violi lo Statuto, i Regolamenti e le disposizioni degli Organi dell’Associazione, ovvero tenga un comportamento scorretto od in contrasto con gli scopi, fini ed impegni dell’Associazione, potrà essere assoggettato alle seguenti sanzioni disciplinari stabilite dal Consiglio Direttivo:
    a) Ammonizione: inflitta per lievi mancanze disciplinari;
    b) Sospensione: comminata per mancanze disciplinari più gravi o per recidività, per un periodo massimo di 6 mesi;
    c) Espulsione: comminata per atti gravi di mancata osservanza dello Statuto e del Regolamento interno, ovvero qualora agisca nell’Associazione in senso contrario agli scopi e ai fini della stessa stravolgendo quello che è lo spirito con il quale è stata fondata l’Associazione.
    9.1.2. La procedura disciplinare può essere attivata su iniziativa di uno o più soci o direttamente dal Consiglio Direttivo.
    9.1.3. Il Consiglio Direttivo valuta le ragioni e, se ritiene di irrogare un provvedimento disciplinare, comunica l’intenzione all’interessato, il quale può esporre le proprie ragioni anche per iscritto entro 10 giorni dal ricevimento della comunicazione.
    9.1.4. Passato tale termine e valutate le eventuali osservazioni dell’interessato il Consiglio Direttivo può irrogare la sanzione che ritiene più opportuna.
    9.1.5. La sanzione deve essere comunicata all’interessato con lettera raccomandata con ricevuta di ritorno.
    9.1.6. Avverso le sanzioni comminate dal Consiglio Direttivo è ammesso il ricorso, entro 10 giorni dal ricevimento della comunicazione, al Collegio dei Probiviri con comunicazione per iscritto alla segreteria.
    9.1.7. Il Collegio dei Probiviri, sentite le parti ed assunte le opportune informazioni, delibera in merito entro 10 giorni.
    9.1.8. Il provvedimento diventa definitivo dopo 10 giorni dalla comunicazione ovvero, se impugnato, dopo la pronuncia del Collegio dei Probiviri.
    9.1.9. Il provvedimento definitivo è esposto all’Albo sociale per 1 mese.
    9.1.10. Nel caso di espulsione l’interessato ha l’obbligo di restituire in segreteria la tessera sociale.

Approvato dal Consiglio Direttivo in data 10/02/2021.

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